La lista del peccato degli agenti chimici pericolosi
By Antonio Bernardi
L’organizzazione non governativa International Chemical Secretariat pubblica da tempo un database ragionato delle sostanze chimiche più pericolose per la salute, in base ai dati resi disponibili grazie alla legislazione europea REACH e alle notizie diffuse da autorevoli studi scientifici.
Questo database prende il nome di SIN List (acronimo di Substitute It Now!, ma il gioco di parole con l’inglese sin, peccato, balza subito agli occhi).
L’obbiettivo dell’associazione è di contribuire alla riduzione dell’impiego di sostanze pericolose da parte dell’industria, tramite la diffusione della conoscenza dei pericoli e dei rischi legati alle sostanze della SIN List. Un ridotto impiego di sostanze pericolose porterebbe ad un miglioramento per la salute delle persone e ad un minor impatto sull’ambiente. La SIN List diviene pertanto lo strumento per raggiungere questo obbiettivo, in quanto promuove l’aggiornamento della lista ufficiale europea delle sostanze soggette a particolari restrizioni.
Di recente, la SIN List è stata integrata mediante l’introduzione di numerosi perturbatori endocrini (in inglese, Endocrine Disrupting Chemicals - EDC). Queste sostanze, che talora non presentano neppure una classificazione ufficiale di pericolo all’interno degli elenchi internazionali delle sostanze pericolose, sono responsabili di azioni di disturbo sul sistema endocrino, vale a dire quell’insieme di ghiandole del corpo umano che regolano i flussi ormonali.
L’effetto di disturbo sul sistema endocrino può portare anche a gravi conseguenze, che vanno dalle malattie dello sviluppo ad un aumentato rischio di patologie tumorali.
I perturbatori endocrini (EDC) si trovano in molti prodotti di consumo. Ad esempio, sostanze note col nome di ftalati sono contenute in molti tipi di plastica in quanto hanno la funzione di mantenerla morbida (è il caso, ad esempio, di molti giochi per l’infanzia).
Gli studi relativi agli EDC sono ad uno stadio di sviluppo ancora insufficiente. Di molte sostanze si sospetta l’effetto avverso, ma non sono disponibili dati scientifici certi. Inoltre, gli effetti a lungo termine sono spesso poco noti, il che porta a considerare gli EDC con particolare cautela.
La SIN List fornisce un ottimo ausilio a chi deve valutare i rischi di esposizione agli EDC, che spesso le prassi più consolidate di valutazione del rischio chimico in azienda non considerano neppure. In calce a questa notizia, si riportano anche un paio di brevi pubblicazioni relative agli EDC in generale e agli ftalati in particolare. Queste pubblicazioni sono state tratte dal sito ChemSec.org, che ne ha concessa cortesemente la pubblicazione in queste pagine.
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